Quali sono i 6 pilastri del processo di digitalizzazione aziendale? La Digital Transformation ha ormai cambiato il modo di vivere delle aziende. L’organizzazione è diversa e spesso si basa totalmente sulla tecnologia e sui processi automatizzati. Tra l’altro, questo ha portato anche a un cambiamento nel modo di lavorare dei dipendenti: si attuano nuovi processi e strategie per incrementare il business dell’azienda.
Il cambiamento non è però immediato né facile, soprattutto perché andrà ad avere un impatto totale sull’azienda. Certo, i benefici ci sono, così come una maggiore proficuità sul lungo termine. Le nuove opportunità di business delle aziende 4.0 con il processo di digitalizzazione aziendale portano a scoprire come applicare la tecnologia. Se vuoi approfondire questo argomento, scopri di più su maiamanagement.it.
Dal momento in cui l’adattamento alle nuove tecnologie non è immediato, c’è bisogno di qualcuno che possa guidare l’azienda nel migliore dei modi e trasmettere anche quel senso di continuità essenziale. Alcuni lavoratori potrebbero non essere infatti totalmente d’accordo sulla digitalizzazione, ma c’è bisogno che ricevano supporto per lavorare nel migliore dei modi. Il primo pilastro del processo di digitalizzazione sei tu: il capo dell’azienda.
Considera che la connettività e internet sono ovviamente alla base della digitalizzazione, ma non solo. Uno dei pilastri fondamentali del web è l’occasione di aumentare l’inclusività e di andare a contrastare le disuguaglianze. Dal momento in cui internet riduce le barriere di accesso, l’economia digitale acquisisce un valore preziosissimo. Inoltre, cura l’innovazione e sfida la concorrenza, il che non è affatto poco.
Il terzo pilastro del processo di digitalizzazione aziendale è proprio la cultura. Che cosa significa? Spesso questo aspetto è sottovalutato, ma in realtà l’amministratore delegato, il leader aziendale deve curare la cultura organizzativa e deve proporre ai propri dipendenti dei modi sempre nuovi per riuscire a ottimizzare i tempi di lavoro. La tecnologia è una sfida, ma non sottovalutare la coerenza. In questo aspetto può essere molto utile una delle figure più importanti degli ultimi tempi, ovvero lo Chief Digital Officer.
Perché ci rivolgiamo sempre maggiormente alla tecnologia? Il motivo è molto semplice in realtà: perché consente di comprendere le abitudini di acquisto dei clienti, di creare dei target mirati e anche di offrire una customer experience praticamente perfetta,sfruttando le tecniche di marketing digitale, ormai alla base di ogni business. Come fare? Ricorda che il successo di un’azienda si basa totalmente sulla fidelizzazione dei clienti e sulla possibilità di attrarne di nuovi. Con il web, questo non solo è possibile, ma è praticamente la norma.
La tecnologia è pura innovazione. Ci porta alla scoperta di un supporto essenziale per migliorare molti aspetti dell’azienda. I nuovi processi operativi, però, devono essere integrati con il tempo. Se è vero che l’innovazione sta alla base della Digital Transformation, non dimenticare che i tuoi dipendenti hanno bisogno di te e di dritte e suggerimenti per adottare i nuovi strumenti nel migliore dei modi. Bisogna investire nelle persone, dare loro la possibilità di credere nell’innovazione, altrimenti non si riuscirà a creare un ambiente di lavoro sano e propositivo.
Dal momento in cui digitalizzerai la tua azienda, dovrai tenere in conto alcuni fattori essenziali, come la Cyber Security. La tecnologia deve essere resiliente, robusta e reattiva nel fronteggiare eventuali attacchi. Nei tuoi database saranno presenti dati importanti, non solo dei tuoi dipendenti, ma anche dei clienti, dei fornitori. Un data breach potrebbe arrecare un danno reputazionale alla tua azienda dalla portata immane. Come comportarsi a questo punto? Semplice: introducendo i concetti di Cyber Security, ma anche optando per un investimento sulla protezione dei dispositivi presenti in azienda.